Di cosa parliamo quando parliamo di Filosofia?

 

Di cosa parliamo quando parliamo di Filosofia?

Il punto di vista di cinquanta pensatori


Scritto da: Stefano Cazzato - Giuliano Ladolfi editore, 2013 (pp.116)

 

"Lo scopo del mio libro è quello di lasciare aperta la questione che pone nel titolo, di sollevare una domanda ma di non rispondervi in modo definitivo. Semplicemente perché una risposta definitiva non penso che ci sia. Se ci fosse, la filosofia non sarebbe quello che è sempre stata: ricerca (non possesso) del sapere, del senso, della verità. Ecco perché ho proposto una serie di scelte filosofiche, cinquanta modi diversi di intendere e fare filosofia: non un discorso unico ma plurale, non un’ontologia ma un’antologia di pensatori e testi del Novecento, da Nietzsche ai giorni nostri.

Dall'ontologia all'antologia: è una battuta, ma rende bene quello che intendo. Oggi la filosofia non detta più dall'alto le norme della conoscenza e della morale; non è superata, ma di sicuro è scesa dal trono per collocarsi nella vita degli uomini e confrontarsi con un mondo che è diventato sempre più complesso e sfuggente. Un mondo senza fondamenti, si dice. Tuttavia se è vero, come sostiene Sartre, che più che la filosofia esistono le filosofie, è vero pure che un tratto comune delle diverse filosofie è la razionalità. Ma anche qui bisogna intendersi: di cosa parliamo quando parliamo di razionalità?

 

Il mio libro mostra - ed è questo, credo, l’aspetto più interessante - che esistono diversi modelli di ragione. Esiste la razionalità scientifica e quella pratica, la razionalità delle discipline esatte e quella delle discipline valutative, la razionalità logica e quella dialettica e dialogica. Il vero errore della filosofia sarebbe quello di appiattire su unico modello la ricchezza della ragione, di assolutizzare una voce invece di mettersi in ascolto di tutte le voci. A proposito di questa capacità di ascolto, che un tempo era propria del filosofo, c’è un bellissimo aneddoto che è il caso di ricordare, perché esprime bene il senso del mio lavoro: riguarda Eraclito. Si racconta che alcuni stranieri, al corrente della sua fama di sapiente, decidono di andare a trovarlo. Credono di imbattersi in un uomo straordinario, che fa qualcosa di sensazionale, ma lo vedono intento nella più banale delle attività umane: si riscalda vicino a un forno dove si cuoce del pane. Stanno per andarsene disorientati e delusi quando Eraclito li invita a restare dicendo: “Anche qui ci sono gli dei”.

Ebbene: il filosofo ascolta, osserva, aspetta, riflette, invita a guardare con attenzione tutte le cose, anche quelle che sembrano quotidiane e marginali. Solleva incessantemente problemi, ma non ha riposte pronte e perentorie da dare. Forse parliamo di questo quando parliamo di filosofia."

 

 

Stefano Cazzato da più di vent’anni insegna filosofia nei licei. Collabora con giornali e riviste (“Conquiste del lavoro”, “Diogene”, “Rocca”) e ha pubblicato saggi di didattica in “Nuova secondaria”.

I suoi precedenti lavori sono: Esercizi di realismo, Manni, 1999; Maestri del nostro tempo (con G.Moscati), Cittadella, 2007; Dialogo con Platone, Armando, 2010.

 

 

Quadro "Scuola di Atene" - Raffaello Sanzio - Musei Vaticani
"Scuola di Atene", Raffaello Sanzio - Musei Vaticani