Un mondo perfetto!

 

Un mondo perfetto!


Come costruire un mondo nuovo e migliore!...chi non lo vorrebbe! Tutti, però, sappiamo che è un sogno irrealizzabile, impossibile.

Nessuno ha dubbi, circondati come siamo dal vorticoso rincorrersi di “imperfezioni”: difficoltà, dolori, abusi, equivoci, situazioni difficili, nodi intricati che ci sembra non abbiano soluzione, oltreché violenze, fame, inquinamento. Insomma il mondo più che essere perfetto, ci appare irrimediabilmente in rovina.

L’uomo filosofo ne è consapevole, sa che la perfezione non è di questo mondo, come del resto non lo sono la Giustizia, la Bontà, la Verità: tutti assoluti che non trovano posto nella natura duale dell’esistenza, quella del giorno e della notte, del piacere e del dolore, della pace e della guerra, della salute e della malattia. Non trae da ciò motivo di smarrimento. Riflette ed indaga il misurabile e l’incommensurabile e va alla radice delle cose. Il nostro mondo perfetto non è, né mai potrà esserlo, ma l’uomo filosofo sa che può migliorarlo e si domanda: in che cosa posso io migliorare il mondo? In cosa posso contribuire?

 

Sa che ognuno può aiutare la grande famiglia umana con il proprio impegno, con le proprie mani, con il cuore che si espande, liberandosi dall’egoismo, abbracciando l’altro, integrandosi nella natura e percependo la Vita oltre la vita.

Sa che può essere un costruttore di un mondo migliore, iniziando dalla costruzione quotidiana di se stesso, con colonne stabili, costituite da convinzioni conquistate attraverso l‘Amore per gli esseri umani, iniziando da quelli vicini, attraverso la Ricerca seria e profonda del perché degli avvenimenti e l’Azione instancabile e generosa a servizio di una società migliore.

Il mondo non è perfetto e mai potrà esserlo, ma io, tu, ciascuno di noi può aiutare nel miglioralo, perché tutti noi possiamo essere semplicemente, naturalmente filosofi.

 

Paola Bafile