Un valido aiuto

Viviamo un’epoca di grandi contraddizioni e di rapidi cambiamenti.
Nel nostro mondo tecnologico, i due terzi dell’umanità ha problemi di sopravvivenza, e nell’era delle comunicazioni non si comunica neanche in famiglia.
Alle contraddizioni ci stiamo abituando.
A volte, però, sono troppo profonde e rischiano di spaccarci in due.
Un esempio per tutte?
Nassiriya.
Dallo schermo televisivo che ci scandiva i giorni con un distaccato conteggio di vittime americane, siamo passati alla cruda realtà della morte dei nostri Italiani, Eroi di una guerra non voluta.
Nassiriya ci ha ridato la vera dimensione di un conflitto senza regole né onore.
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Più Filosofia

In questo momento sono molte le cose di cui abbiamo bisogno.
Siamo poveri in mezzo all'abbondanza ed alle comodità forniteci da una tecnica messa al servizio delle reali o presunte necessità dell'essere umano. È provato, però, che più possediamo e più sorgono necessità; questo costituisce un circolo vizioso, difficile da fermare, a meno che non otteniamo ciò che ci manca veramente.
Per questo diciamo che abbiamo bisogno di più Filosofia.
Quando spieghiamo le finalità di Nuova Acropoli, diamo risalto ai suoi corsi di Filosofia alla maniera classica. Poniamo l'accento proprio su “alla maniera classica”, cioè su quest’ampia Filosofia che abbraccia tutti gli aspetti della vita e che cerca di rispondere a tutti i suoi interrogativi, senza limitarsi ai rigidi schemi che oggi la definiscono.

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Dalla media generation alla networked generation

Prof. Alberto Marinelli: Docente di "Teoria e Tecnica dei nuovi Media" della Facoltà di cienze della Comunicazione dell'Università "La Sapienza" di Roma.

Il novecento è stato un secolo di grande inclusione, e l'inclusione si è consumata sia sul lato dell'alfabetizzazione - scuola, tecnologie della scrittura e della lettura - sia sul lato delle tecnologie del suono e della visione - grandi mass media come il cinema, la radio, la televisione. La scuola - almeno in Italia - si è accontentata di gestire, in regime quasi monopolistico, la parte "alfabetizzata" delle generazioni che si succedevano, ma ha sempre considerato con sospetto ed ha spesso sospinto verso i margini le nuove forme mediali: prima il cinema, la radio, i fumetti; poi la televisione, i videogiochi, il world wide web.

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Gli obelischi della città di Roma (III puntata)

continua la terza parte della descrizione degli obelischi...

L’OBELISCO DI PIAZZA DEL PANTHEON

Il papa Clemente XI, nell’anno 1711 iniziò i lavori per farlo erigere in Piazza del Pantheon.
L’artista Filippo Barigioni ideò una fontana adorna di delfini, di rocce e del blasone della famiglia del papa; al centro si elevava il piccolo obelisco di sei metri.
Fu costruito da Ramsete II a Heliopolis; in Roma si trovava nell’Iseum, ma non ne abbiamo notizie fino al 1400 quando,

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Augusta Bagiennorum

Siamo nella provincia di Cuneo dove abbiamo riscoperto una città romana orientata astronomicamente, secondo il movimento solstiziale.
Questo insediamento era riconosciuto dai Romani come Caput gentis, capitale, dei Liguri Bagienni; serviva a mediare i rapporti tra i Romani e le genti del luogo; si stilava, in maniera ufficiale, un hospitium publicum, cioè un vero e proprio contratto statale che regolava i rapporti.
La sua origine sembra risalire alla seconda Età del Ferro fino ad assumere, all’inizio del I secolo a.C., l’assetto di un vero e proprio Emporium o Forum grazie ai nuovi mercati sorti nell’area.
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