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Volontariato autentico


Cari lettori,
a partire da questo numero, dopo otto anni, il nostro periodico cambia veste grafica, mantenendo sempre lo spirito libero e volontaristico che lo ha caratterizzato sin dalla nascita. Continuerà ad accompagnare le iniziative di Nuova Acropoli, annunciandole e rendicontandole, illustrandone le finalità ed i risultati raggiunti; sarà sempre a disposizione di chi vorrà dare il proprio apporto nel campo dell’arte, della scienza, della cultura e della filosofia con l’unico scopo di contribuire a migliorare la qualità della vita dell’individuo nella società, lanciare nuove idee, rivitalizzare quelle valide che la nostra storia ci permettere di avere a disposizione. Insomma manterrà la sua natura di pubblicazione libera ed espressione del volontariato più autentico.

Ma come si concilierà nel futuro questo spirito volontaristico, e non solo per la carta stampata, con la crisi economica che stiamo vivendo e che vivremo per molto tempo, non facendoci illusioni che presto passerà? Chi avrà il tempo per dedicarsi al volontariato? Chi potrà permettersi di regalare tempo agli altri, dato che il tempo è denaro? Potremmo pensare di relegare il volontariato al post pensionamento. Oggi una grande percentuale del volontariato è costituito da pensionati. Ma se andremo in pensione a 70 anni e comunque con un corrispettivo basso, che ci costringerà a fare lavoretti che integrino il misero introito, quando potremo dedicarci al volontariato?
E’ ora più che mai necessario chiarirsi le motivazioni che spingono l’essere umano a fare volontariato, le stesse che hanno costituito il motore di questo atteggiamento altruistico da sempre e ri-focalizzare cosa significa essere volontario.
Il mondo del volontariato oggi è come la chioma di un grande albero: è rigoglioso, con innumerevoli ramificazioni, frutti abbondantissimi di cui beneficiano in tanti, in molteplici settori. Ma se risaliamo il percorso della linfa, dalle fronde verso il tronco, e da questo verso la radice, troviamo un unico denominatore e se l’albero è così maestoso è perché ha radici molto profonde.
Ecco, per capire il mondo del volontariato dobbiamo capirne la radice, perché lì è la motivazione aldilà dei tempi di crisi e delle mode.
Noi acropolitani, che facciamo della filosofia uno strumento attivo per vivere il presente, ricerchiamo il perché, trovando risposte e facendo di queste un motore autentico per una azione consapevole e stabile al di là della situazione del momento. Non siamo una associazione solo del fare, ma innanzitutto del capire e dal riflettere scaturiscono proposte concrete, che possono essere condivise da chiunque voglia unirsi.
Pensaci, magari questo è il volontariato che fa per te!

 

Paola Bafile